Intervista a Simone Alberici, Presidente CRER FIGC LND

Simone Alberici, avvocato e Presidente del Comitato Regionale Emilia-Romagna della Lega Nazionale Dilettanti (CRER), è una figura centrale per il calcio dilettantistico nella regione. Eletto per la prima volta nel 2021 e riconfermato nel 2024, Alberici ha lavorato con dedizione per sostenere le società sportive locali, promuovere i valori del calcio e rafforzare i rapporti con il mondo professionistico. La sua visione è orientata a garantire risorse, organizzazione e opportunità per il movimento dilettantistico. In questa intervista, Simone Alberici ci racconta l’importanza del calcio giovanile, i progetti in corso per le società dell’Emilia-Romagna e la passione che anima il suo impegno nel mondo dello sport.

Quando era giovane, ha mai giocato a calcio? Qual è il suo primo ricordo legato a questo sport?

Certo il calcio ha fatto parte della mia vita ed è sempre stata la mia passione fin da bambino , il mio ricordo è legato al mio primo allenamento con la mia ex società GS Fraore un momento di emozione e felicità.

Quali sono i valori più importanti che il calcio dilettantistico può insegnare a un ragazzo o a una ragazza che si avvicina al gioco?

La socialità e lo stare insieme in modo spontaneo condividendo il gioco del calcio.

Se fosse un giovane calciatore oggi, cosa le piacerebbe trovare in un torneo come quelli organizzati da Adriasport?

Confrontarmi con tante squadre italiane ed internazionali per arricchirmi culturalmente e sportivamente.

Qual è la cosa che le dà più soddisfazione nel vedere giovani calciatori partecipare ai campionati e tornei dilettantistici?

Vederli felici rincorrendo e calciando un pallone. 

Ci racconta un episodio o un aneddoto che ha vissuto durante il suo lavoro come Presidente del Comitato Regionale, legato a giovani squadre o calciatori?

Vedere la reazione positiva dei ragazzi e delle società durante il Covid e dopo le alluvioni subite nel 2023 e nel 2024. I tesserati non hanno mai mollato la voglia di giocare a calcio e si sono sempre tirati su le maniche per non interrompere l’attività dilettantistica.

Secondo lei, cosa rende un torneo indimenticabile per i ragazzi che vi partecipano?

Il viaggio di andata ed il viaggio di ritorno.

Il calcio non è solo un gioco, ma anche un’occasione per fare amicizie: cosa consiglierebbe ai giovani calciatori per vivere al meglio questa esperienza?

Viverla spensierati e con la curiosità di imparare e conoscere.

Che consiglio darebbe ai bambini e ai ragazzi che sognano di diventare calciatori professionisti?

Che prima di diventare calciatori o calciatrici bisogna diventare persone e pertanto impegnarsi nel migliorare se stessi e con questo procedimento tutto il resto arriva con serenità e senza ansia.

Qual è il suo sogno per il calcio dilettantistico dell’Emilia-Romagna e per i giovani che ne fanno parte?

Che ogni bambino e ragazzo della nostra regione possa giocare  senza spese economiche , in quanto sarebbe un sogno che le società dilettantistiche che fanno settore giovanile siano totalmente supportate finanziariamente dallo Stato e dagli Enti locali.

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